Appartamenti Skradin

Skradin si trova sulla riva destra del fiume Krka, a 16 km da Sebenico. La marina di Skradin è una delle più belle e visitate del mare Adriatico e dispone di 220 ormeggi. E' collegata a Sibenik da una linea marittima. Questo villaggio illirico (Scardona), sorto al confine tra il territorio appartenente alla tribu' dei Dalmati e quello abitato dai Liburni fu capitale di questi ultimi. E' piu' nota come citta' romana e come centro amministrativo-militare della regione. Qui le acque del Krka si mescolano con il mare, per cui secondo gli idrologi e' questo il punto in cui il fiume sfocia nel mare. Nella localita' di Biskupija sono stati rinvenuti frammenti di bassorilievi marmorei. Qui sorgono diverse chiese: una rislaente alla meta' del XVIII sec., un'altra situata nell'area del cimitero e infine la chiesa ortodossa di S.Spiridone. Ci sono numerosi appartamenti, alberghi e pensioni che offrono sistemazione in alloggi privati ai turisti.
Skradin è la città dove si svolge la rassegna della «Klape» canore dalmate, festa delle boccie e feste carnevalesche. Per assaporare varie specialità gastronimche ci sono ristoranti e trattorie dalmate con cibo tradizionale fatto in casa: diverse specialità di pesce e di frutti di mare, il famoso prosciutto dalmato, il pane sotto la campana di ferro e una ricca scelta di ottimi vini.
A Skradin si trova l`ingresso al Parco Nazionale Krka. Il Parco Nazionale del fiume Krka, con una superficie di 14,200 ettari, è stato isituito nel 1985 per proteggere il tratto mediano e finale del fiume Krka, che sfocia nella baia di Sibenik. Il fiume Krka, di origine carsica, esce dalle rocce nei pressi di Knin e, dopo aver sfiorato questa città, inizia un lungo percorso di 75 chilometri all'interno di un suggestivo canyon nell´altopiano carsico alle spalle di Sibenik, fino alle cascate di Rog e di Skradinski, formando una serie di laghi e rapide circondate da una ricca vegatazione. Al centro del lago Visovac si trova un isolotto Visovac che ospita il monastero di Visovac, fondato dai francescani del 1445, con una ricca biblioteca che accoglie un incunabolo con le favole di Esopo.